Blog dedicato al corso di
"Teoria e metodo dei mass media" (ABPC 65)
prof. Vito Campanelli
domenica 3 aprile 2011
Douglas Engelbart
Douglas Carl Engelbart (Portland, 30 gennaio 1925) è un inventore statunitense. È conosciuto per essere stato l'inventore del mouse (in collaborazione con Bill English) ma anche per essere stato un pioniere dell'interazione uomo-macchina.
Ha sviluppato con i suoi collaboratori l'Ipertesto, le reti di computer ed è stato precursore dell'interfaccia grafica. È noto anche come precursore e fautore dello sviluppo e dell'uso dei computer e delle reti informatiche per aiutare lo sviluppo della tecnologia in aiuto alle sempre maggiori necessità per lo sviluppo tecnologico mondiale (fonte: it.wikipedia.org).
Vi invito a trovare e pubblicare (come commento a questo post) qualsiasi materiale riteniate utile ad approfondire la conoscenza di questo importante personaggio.
Vi ricordo di indicare sempre la fonte dei materiali che pubblicate.
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Circa l'inventore del mouse, e non solo, ho reperito le seguenti notizie:
RispondiElimina"Il 9 dicembre 1968 Douglas C. Engelbart presentò mouse, copia-incolla e Ipertesto alla 'Fall Joint Computer Conference'. I 90 minuti in cui parlò e mostrò al mondo le sue invenzioni rivoluzionarie viene considerata 'la madre di tutte le demo'. Il brevetto fu depositato il 21 giugno 1967.
Qualcuno ha descritto la presentazione "Come un UFO che atterra nel giardino della Casa Bianca"; in molti credettero che fosse uno scherzo. Lo stupore rimase praticamente intatto per una decina d'anni !. Il primo personal computer (Apple I) risale al 1976 e non aveva ancora il mouse, bisogna aspettare il 1983 con Lisa per averlo.
Steve Jobs e Bill Gates non hanno fatto altro che raccogliere ciò che altri hanno anzitempo seminato.
Consiglio di leggere l'articolo che gli ha dedicato html.it c'è anche un filmato con alcuni spezzoni della presentazione originale."
Fonte: http://www.allarghiamoci.it/notiziecuriose.php?lang=it&Id=DouglasEngelbart
Eugenio Francesco Rimo
Troviamo di seguito un'altra notizia relativa ad Engelbart.
RispondiEliminaP.s. allego direttamente il link in quanto il blog ha un limite di 4096 caratteri per post e questa notizia li supera abbondantemente.
http://www.pc-noproblem.com/patres/Engelbart.html
Eugenio Francesco Rimo
Incollo il link ad uno spezzone del video originale della presentazione del mouse nel 1968 a San Francisco fatta da Engelbart
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=1MPJZ6M52dI
ed un altro video molto carino sull'evoluzione delle interfacce grafiche dal 1981 al 2009
http://www.youtube.com/watch?v=TZGGUrom1Mg&feature=related
Davide Aliberti
http://inventorspot.com/articles/dougla_englebart_inventor_computer_mouse
RispondiEliminaCira Ponzo
A questo indirizzo http://www.ideafinder.com/history/inventors/engelbart.htm possiamo trovare <>
RispondiEliminaE' molto interessante perchè riporta anche una prima ed elementare descrizione di come popteva apparire, agli esordi, un dispositivo oggi comunissimo e diffuso come il mouse. Tra l'altro , ha sviluppato molte altre invenzioni ( ipertesto, interfaccia grafica...)
Esiste anche un Doug Engelbart institute ( http://www.dougengelbart.org/ ), fondato da Engelbart e sua figlia
Serena D'Aniello
Iniziò l’attività di ricercatore nel 1957, presso lo Stanford Research Institute (oggi SRI International), dove affrontò lo studio della miniaturizzazione dei circuiti integrati. Muovendo da un concetto di utilizzo del computer come estensione delle capacità comunicative umane e risorsa per l’accrescimento dell’intelletto, nel 1963 fondò, presso lo stesso centro, l'Augmentation Research Center; qui, in notevole anticipo sui tempi, con i suoi collaboratori progettò l’oNLine System (NLS), che prevedeva l'uso di un'interfaccia basata su finestre video, la realizzazione di un sistema di posta elettronica, un word processor, videoconferenze di gruppo. In questo contesto inventò il mouse (1967), che egli chiamò ‘indicatore di posizione X-Y per display’: era rivestito di legno, con due rotelline per il movimento orizzontale e verticale.
RispondiEliminahttp://www.treccani.it/enciclopedia/douglas-engelbart/
Nel dicembre del 1968, Douglas C. Engelbart ha introdotto nel mondo dei computer la tastiera chorded, che deve ancora prendere piede al di fuori della comunità Braille.
Ma dopo quaranta anni Doug Engelbart non ha rinunciato alla diffusione del dispositivo, visto che ha recentemente commissionato ad un designer industriale, Erik Campbell, la modernizzazione dell’antiquato keyset, trasformando il tutto in questa bella medusa con cinque dita che sostituiscono la tastiera. Realizzato in gomma di silicone e plastica riciclata, questa periferica utilizza un pad sensibile alla pressione di ogni dito per rilevare la pressione dei tasti, trasformando combinazioni in lettere e parole, trasmessee via wireless USB al computer host.
Un dispositivo chorded in informatica non è di certo per tutti, ma se questo concept verrà mai messo in commercio, non ci resterà che imparare.
http://www.evaystyle.com/2010/03/29/la-tastiera-a-corde-di-engelbart-torna-con-nuovo-design/#more-7312
Nilde Cerrato
Ho pensato di pubblicare parte di un articolo che ho trovato su di un blog (http://strategieevolutive.wordpress.com/2009/08/) in riferimento ai vantaggi che le invenzioni e le idee di Engelbart ci hanno permesso di avere oggi nel campo informatico.
RispondiEliminaPersonalmente l'ho trovato interessante per vedere in pratica come questo signore ha migliorato la nostra vita che oggi è così collegata alla tecnologia. Questo sia per quanto riguarda l'invenzione del mouse che trovo estremamente utile non essendo io in grado di dare input al computer in altro modo, e se anche lo fossi, sarebbe di sicuro meno semplice e prenderebbe molto più tempo della semplice azione del puntare e cliccare.
Dividerò l'intevento in due parti dato che il blog non permette di superare i 4096caratteri per post.
Parte 1
"Engelbart era dell’idea che fosse possibile sfruttare al meglio le potenzialità dell’intelletto umano – nell’ambito delle professioni intellettuali e creative, ad esempio – semplicemente rendendo più confortevole, immediata e semplice l’interoperatività fra computer e utenti.
Sfruttando una cosa che all’epoca si chiamava ARPANET, il gruppo di ricercatori di Stanford che facevano capo a Engelbart (e che costituivano ed operavano quello che era il secondo nodo di ARPANET – in altre parole, metà dell’internet di allora) svilupparono Augment.
Augment provided an extensible environment for high performance knowledge workers. It enabled users to collaborate with colleagues in a trusted environment and served as a repository for work, which could be linked to and accessed by other community members based on user profile, level of knowledge, span of action, and/or level of skill. Using Augment, skilled knowledge workers could collaboratively navigate, summarize, correlate, assemble, and publish complex briefing documents as well as share knowledge, useful data and files across organizations and agencies.
Poi, nel 1968, il 9 dicembre, Engelbart produsse e presentò quella che viene ancora ricordata come La Madre di tutte le Demo, o semplicemente La Demo.
On that day, the Augment team changed the face of modern computing by introducing the world to the computer mouse and pointer system, the graphical user interface, display editing, file linking and embedding, multiple windows, context-sensitive help, integrated text and graphics, hyper-documents, and two-way video-conferencing with shared workspaces. Today, many simply refer to this event as “The Demo”.
(Claudia Salerno)
Parte 2
RispondiEliminaImmaginate.
Mouse.
GUI.
WYSIWYG.
Help in linea content-sensitive.
Integrazione testo-grafica.
Ipertesto navigabile.
Teleconferenza.
Condivisione e modifica di file in tempo reale.
Tutto questo nel 1968.
Noi, in Italia, avremmo avuto tutte queste cose… quando? Nella seconda metà degli anni ’80?
Il progetto Augment è importante per tanti motivi. In primo luogo, certo, perché La Demo creò il computer sul qual io sto scrivendo, i paradigmi che regolano come io stia creando e distribuendo questo contenuto, il network attraverso il quale distribuisco questo contenuto, i sistemi attraverso i quali voi state leggendo questo contenuto. Tutto grazie a Douglas Engelbart.
Poi, è importante perché ci mostra come non sempre le rivoluzioni sortiscano effetti immediati, e come a volte il tempo vendichi i vecchi visionari. Ci ricorda che ciò che diamo per scontato non è sempre stato qui, e che è stato necessario che qualcuno lo immaginasse, e poi col durolavoro lo mettesse in piedi.
E poi rappresenta un interessante opportunità per un drastico back to basics, che potrebbe far bene tanto ai giovani nativi digitali quanto ai loro insegnanti intimiditi – tornare a provare a lavorare con Augment, per vedere che effetto facesse, per scoprire come non siano gli strumenti a renderci migliori, ma l’uso che noi facciamo di essi.Return to the Augment home page...
Che esperienza didattica, sarebbe!
Oltretutto, esiste un progetto OpenAugment…
OpenAugment is an open source project dedicated to preserving the Augment legacy of Douglas Engelbart by using modern web standards and unencumbered open source software. OpenAugment will ensure that others have ready access to these important ideas as a seed for their own adventures in collaborative computing.
Claudia Salerno