x gli studenti di Storia Sociale della ComunicazioneVi invito a trovare e pubblicare (come commento a questo post) qualsiasi materiale riteniate utile ad approfondire l'esatta datazione dell'invenzione in Europa del torchio tipografico a caratteri mobili.
Vi ricordo di indicare sempre la fonte dei materiali che pubblicate.
Circa la data, ed il potenziale inventore del torchio tipografico a caratteri mobili, ho trovato alcune fonti le quali ci danno delle info in merito.
RispondiEliminaLa prima fonte è la seguente, nella quale troviamo anche conferma di quanto detto oggi durante il corso:
http://doc.studenti.it/appunti/teorie-della-produzione-culturale/storia-sociale-media-gutenberg-internet-briggs-burke.html
Qui possiamo invece trovare la storia relativa al torchio tipografico, manca tuttavia una datazione seppur indicativa.
http://it.wikipedia.org/wiki/Torchio_tipografico
Aprendo quest’altro link possiamo trovare delle info in merito alla vita di Gutenberg, verso l’ottava riga si parla di un invenzione datata 1450, non viene definito torchio topografico, ma con tutte le probabilità il riferimento è palese.
http://www.treccani.it/enciclopedia/johann-gutenberg/
Nel seguente link invece possiamo trovare dei riferimenti relativi alla “stampa a caratteri mobili” e si noterà sin dalla prima riga che l’invenzione è attribuita a Gutenberg, e si troverà anche la conferma riguardante la data d’invenzione.
http://it.wikipedia.org/wiki/Stampa_a_caratteri_mobili
Interessante link nel quale troviamo informazioni di carattere specifico circa il funzionamento del torchio tipografico a caratteri mobili, interessante è anche la cronistoria relativa alla diffusione della stampa tipografica che tengo a mettere in evidenza dopo il link : http://digilander.libero.it/sitographics/stampa_tipografia.htm#mobili
la diffusione della stampa in Europa nel 1400:
1447 a Magonza
1459 a Strasburgo
1464 a Subiaco
1467 a Roma
1468 ad Augusta e a Basilea
1469 a Venezia
1470 a Parigi e a Norimberga
1471 a Milano e a Utrecht
1473 a Lione, a Cracovia, a Budapest, a Valencia, a Lisbona
1476 a Londra
1478 a Barcellona
1481 ad Albi
1482 a Vienna, a Odense
Altro link, fonte sempre wikipedia “ambito tipografico”, troviamo in esso conferma circa il probabile inventore ed una datazione differente, ovvero 1448 alla quale si attribuisce la prima stampa a caratteri mobili.
http://it.wikipedia.org/wiki/Tipografia
Navigando tra i vari risultati di google mi sono imbattuto anche in questo iniziale curioso utilizzo del torchio:
“Era uno strumento molto familiare all'epoca di Guttenberg: nelle case veniva utilizzato comunemente per pressare la biancheria, e altrettanto diffuso era il torchio da vino.
Consiste in una struttura di legno contenente due gruppi di parti mobili:
1 - il CARRELLO MOBILE che trasportava i caratteri e la carta su e giù per posizionarli sotto la pressa e per consentire l'operazione di inchiostratura dei fogli.
2 - LA PRESSA che premeva i caratteri inchiostrati sul foglio.
Questa struttura era retta da due montanti alti circa due metri e distanti fra loro 60 - 65 cm.
Nel corso del XV e del XVI secolo questa struttura subì alcune innovazioni, la più importante delle quali fu l'introduzione del TIMPANO e della FRASCHETTA ad opera di LEONHARD DANNER, tipografo di Norimberga.
Il TIMPANO era un telaio ricoperto di pergamena sul quale veniva fissato il foglio di carta in modo che corrispondesse esattamente alla superficie dei caratteri.
La FRASCHETTA consisteva in un altro telaio ricoperto di pergamena imperniato nel timpano, la sua funzione era di mantenere la carta in posizione e contemporaneamente proteggere gli spazi bianchi del foglio.
La PLATINA era azionata da una leva, e le sue dimensioni permettevano di stampare solo metà della forma alla volta, per questo fu utilizzato un tipo di pressa detta "a due colpi".
Fonte: http://liberlibrorum.forumfree.it/?t=29110734
Eugenio Francesco Rimo
torchio tipografico:
RispondiEliminaMacchina ideata da J. Gutenberg, probabilmente tra il 1440 e il 1450, derivandola dai torchi allora usati per pigiare l'uva. Su di un'incastellatura di legno scorreva un piano spinto da una leva a vite che faceva pressione su di un secondo piano fisso: su questo veniva posta la forma di stampa che, inchiostrata, lasciava impressi i caratteri della composizione a mano, precedentemente preparata, su di un foglio su di essa steso.
fonte:
http://www.sapere.it/enciclopedia/t%C3%B2rchio%C2%B9.html
Secondo la tradizione i primi caratteri da stampa mobili furono realizzati in terracotta dal fabbro cinese Pi Shêng, tra il 1041 e il 1049; in Europa compaiono intorno alla metà del sec. XV, realizzati prima in legno e poi in lega metallica da J. Gutenberg.
fonte:
http://www.sapere.it/enciclopedia/car%C3%A0ttere+%28tipografia%29.html
Laura Ferraro
Ho trovato anche quest'altra informazione:
RispondiEliminaLa stampa a caratteri mobili è una tecnica di stampa inventata dal tedesco Johann Gutenberg nel 1455. Questo per quanto riguarda l'Europa: in Asia, infatti, esisteva fin dal 1234, grazie alla tecnica dei coreani della dinastia Goryeo.
da Wikipedia.org
Laura Ferraro
Altro interessante articolo circa la data d'invenzione e le origini del torchio tipografico a caratteri mobili.
RispondiEliminaCenni sulla storia della stampa tipografica
Circa nel 1450 nacque la stampa tipografica, Johannes Gutenberg, inventò i caratteri mobili e sconvolse tutto quello che sino a quel momento era solo stato riprodotto per copiatura a mano, cioè dalle tavolette di argilla babilonesi ai papiri egiziani sino ad arrivare ai monaci del medioevo. Ci fu anche la pergamena, pelle di capra o di pecora opportunamente trattata che si rilevò ottima come materiale, ma decisamente costosa. Furono i Cinesi per primi ad inventare la carta intorno al primo secolo dopo Cristo il problema fu che il mondo occidentale ne venne a conoscenza solo nel 1150 tramite gli Arabi che costruirono la prime manifatture nell’Europa del sud. Solo attorno al 1200 in Francia aprì la prima cartiera della cristianità, dove monaci tramandavano il sapere depositato delle chiese eseguendo a mano libera i testi e le illustrazioni tenuti poi nelle biblioteche, (vedi la biblioteca di Alessandria d’Egitto) visionati da poche e fortunate persone. In seguito non sono più solo i grandi centri ecclesiastici e universitari a commissionare i libri, ma anche tutto un nascente ceto borghese e mercantile. Da oggetto raro e prezioso il libro diviene strumento di lavoro, in uffici, tribunali e cancellerie. Naturalmente la scrittura non può più essere di carattere gotico, ma cominciano ad affermarsene di nuove, più facili da scrivere o riscrivere. La diffusione del libro cresceva ed il lavoro degli amanuensi e dei copisti altrettanto, da qui la necessità di realizzare qualcosa di nuovo tanto che Johannes Gutenberg inventò il carattere mobile che si basava sulla realizzazione di caratteri in lega metallica leggera fatta di piombo, stagno e antimonio, consiste nell'allineare i tipi (piccoli prismi metallici di sezione variabile, su ciascuno dei quali compare in rilievo a rovescio un carattere) assemblandoli in linee, e unire queste creando le pagine complete di testo. Ogni matrice relativa ad una pagina viene quindi inchiostrata e successivamente stampata con un torchio pressore . Mergenthaler, nel secolo scorso, perfezionò l’invenzione completando il prototipo della Linotype e successivamente,la Monotype furono il gran passo avanti nella stampa tipografica. Il primo libro stampato nel mondo fu la Bibbia (1455) e in Italia la Divina Commedia (1472).La prima pressa piano-cilindrica a vapore è realizzata nel 1814 da Friedrich Koenig e utilizzata nella stamperia del "Times" di Londra; questa tecnica permette di aumentare la capacità di stampa da 300 a 1100 copie all'ora. Sempre al "Times", viene introdotta pochi anni dopo, nel 1828, la rotativa "a quattro cilindri verticali" realizzata da Augustus Applegath e Cowper, in grado di produrre oltre 5000 copie all'ora.Il giornale, inteso in senso moderno, nasce negli anni Trenta dell'Ottocento con la rivoluzione della cosiddetta penny press negli Stati Uniti, introdotta dalla vendita del quotidiano sulle piazze dagli strilloni al prezzo di un penny.
fonte: http://www.linotanzarella.it/Ipagina/le%20origini.html
Eugenio Francesco Rimo
Entrambi i link che posto riguardano una "scoperta" del professor Bruno Fabbiani, il quale attribuirebbe l'invenzione del torchio a caratteri mobili a un tale Johann Mentelin, più o meno coetaneo (più giovane di dieci anni) di Gutenberg:
RispondiElimina1. http://www.gutenberg-secrets.com/0701-0.htm
(rapporto tratto da un intervento al convegno "La stampa da Magonza a Subiaco", 23 settembre 2006)
2.http://www.cna.to.it/CNA/corriere/archivio/Cat98/Notizie/News1460
Luisa Lupoli
Dalle varie ricerche, la data dell'invenzione del torchio tipografico a caratteri mobili in Europa è risultata sempre la stessa (1455):
RispondiEliminahttp://www.tunabites.it/il-carattere-da-gutenberg-al-bauhaus.html?466b51f86b8bb52fa802c871b128a666=fb5e0200025dde16b9dc938634c5c670;
http://www.fondazionescuola.it/magnoliaPublic/iniziative/Media-Pedia/mediapedia/media/stampa.html;
http://www.gutenberg2000.org/storia_stampa.htm;
http://www.fare-web.it/cms/Contenuti/gutenberg-e-la-stampa-a-caratteri-mobili;
Ida Di Talia, Francesca Genua.
Secondo questa fonte (http://www.ideafinder.com/history/inventions/printpress.htm), il torchio tipografico fu inventato da Gutenberg nel 1440.
RispondiEliminaSecondo quest'altra fonte (http://inventors.about.com/od/gstartinventors/a/Gutenberg.htm) fu inventato nel 1436 e completato nel 1440.
Infine, su questo sito (http://www.juliantrubin.com/bigten/gutenbergmovable.html) si parla di "introduzione" dell'invenzione di Gutenberg intorno al 1450.
Francesca Abitante
Sembra quindi che i primi veri inventori della stampa a caratteri mobili in metallo siano stati i koreani...
RispondiEliminaIn Asia
La stampa a caratteri mobili venne inventata nel 1041 da Bi Sheng, in Cina che usava caratteri di argilla, che si rompevano molto facilmente. Wang Zhen, un ufficiale, nel 1298 introdusse un tipo più duraturo di caratteri, ottenuti intagliando del legno e sviluppò un complesso sistema di tavole girevoli e associazioni tra numeri e caratteri cinesi che redevano la resa qualitativa del risultato più efficiente.
La transizione dai caratteri in legno a quelli in metallo venne attuata durante la Dinastia Goryeo di Korea e venne accreditata a Chae Yun-ui. Si riscontra che nel 1234 in Korea dei libri venivano stampati con caratteri mobili in metallo, anche se il testo più antico esistente è del 1377. In Cina i caratteri mobili in metallo non vennero introdotti fino all'avvento del pioniere della tipografia Hua Sui, nel 1490. Da quella data in Cina vennero usati sia caratteri mobili in legno che in metallo.
La tecnologia impiegata in Asia può essersi diffusa in Europa attraverso le vie di commercio per l'India o per il mondo arabo. Non c'è testimonianza né evidenza che Gutenberg (che inventò la stampa a caratteri mobili nel mondo occidentale) possa esser stato a conoscenza dei caratteri mobili usati in Korea, anche se alcuni autori lo ipotizzano e discutono sul fatto che i caratteri mobili nella stampa risalgono al 1234 e che ci fosse comunicazione tra est e ovest del mondo.
In Europa
Johann Gutenberg rivoluzionò la tecnica di stampa europea nel 1440, data con la quale si considera l'inizio dell'era classica della stampa. Anche Johann Fust e Peter Schöffer sperimentarono con lui questa nuova tecnica a Mainz. La stampa a caratteri mobili utilizzata in Asia, basata molto sul lavoro manuale, ha praticamente cessato di esistere dopo l'introduzione della tecnica di Guternberg in Cina nel XIX secolo.
Gutenberg comincò ad utilizzare degli inchiostri con una base oleosa, che aveva un effetto più duraturo, rispetto agli inchiostri utilizzati precedentemente con una base acquosa. Avendo lavorato come orefice professionista, aveva già delle conoscenze riguardo l'uso dei metalli che aveva lavorato da artigiano. Fu il primo ad impiegare una lega di piombo, latta e antimonio, che era essenziale per produrre caratteri duraturi per stampe di alta qualità, e si dimostrò di gran lunga migliore rispetto all'argilla, al legno o al bronzo usati in Asia. Per creare questa lega, Gutenberg creò una speciale matrice con dei dettagli molto precisi. Dopo un anno di sperimentazioni, pubblicò la prima stampa colorata.
Ispirandosi ad una pressa usata per la frutta, inventò anche una pressa per la stampa che rivoluzionò la comunicazione e la produzione di libri. Rapidamente questo tipo di stampa si diffuse al di fuori della Germania grazie a tipografi che emigravano o ritornavano ai paesi d'origine. Una pressa come quella di Gutenberg venne costruita a Venezia nel 1469 e nel 1500 la città contava ben 417 editori. Venezia in questo senso fu una città molto fertile, anche grazie all'editore e tipografo Aldo Manuzio, le cui edizioni aldine sono anche oggi considerate molto pregiate. Nel 1470 Johann Heynlin costruì una pressa a Parigi e nel 1473 Kasper Straube pubblicò l'Almanach cracoviense ad annum 1474 a Cracovia. Nel 1476 una pressa fu montata in Inghilterra da William Caxton. L'Italiano Juan Pablos montò una pressa importata a Città del Messico nel 1539. Stephen Day fu il primo a costruire una pressa nel nord America nel 1638, nei pressi della Massachusetts Bay.
(http://www.frequenzaamica.altervista.org/index.php?option=com_content&view=article&id=152:stampa-a-caratteri-mobili&catid=80:-langolo-della-lettura&Itemid=255)
Serena D'Aniello
Il termine tipografia deriva dal greco "týpos" impronta e "gráphein"scrivere.
RispondiEliminaLa tipografia è la tecnologia per produrre testi stampati usando matrici rilievografiche composte di caratteri mobili o di lastre inchiostrate, i clichè.
La tipografia è il procedimento di stampa che ha dato origine alla industria grafica.
Si è affermato verso la metà del XV secolo in seguito alle invenzioni del torchio di stampa e dei caratteri mobili di metallo da parte di Giovanni Gutenberg.
L'invenzione della stampa a caratteri mobili è attribuita al tedesco Johann Gutenberg,
Anche se è probabile che già i cinesi utilizzassero in precedenza tecniche simili e che, contemporaneamente a Gutenberg, anche stampatori tedeschi, boemi, italiani (Panfilo Castaldi) e olandesi stessero lavorando nella stessa direzione
Gutenber (Johann Gensfleisch), nasce a Magonza attorno al 1390, il padre era orafo e anche il giovane Johann era orafo.si trasferì a Strasburgo nel 1434 sperimenta nel 1440 le modalità di uno "scritto artificiale.
Nel 1435 Gutemberg è a Strasburgo dove, nel 1437 in società con dei finanziatori: Dritzehen, Riffe ed Heilman lavora, alla messa appunto del' uso dei caratteri mobili.
Gutenberg con i i suoi soci fonda la " Società per la stampa artificiale dei libri".
nel 1450 il sistrema è perfezionato al punto da permettere il suo sfruttamento commerciale.
L'deazione del procedimento di stampa di Gutemberg fu reso posibile da tre innovazioni tecnologiche:
I caratteri mobili
Per poter produrre il gran numero di singoli pezzi dei caratteri (tipi) che erano necessari per la composizione di un libro.
Gutenberg introdusse il principio della produzione di duplicati per colata.
Le singole lettere venivano scolpite in rilievo e quindi pressate su blocchetti di ottone in modo da ottenere delle matrici dalle quali si potevano preparare duplicati mediante colata di un metallo fuso.
Questi venivano poi combinati in modo da formare una superficie stampante piana.
l' inchiostro da stampa
La seconda conquista di Gutenberg fu lo sviluppo di un inchiostro in grado di aderire ai suoi caratteri in metallo e che doveva pertanto essere di composizione chimica completamente differente da quella degli inchiostri per blocchi di legno già esistenti.
Il torchio da stampa
Gutenberg trasformò anche una pressa da vino in un torchio in grado di stampare pagine di caratteri.
A Magonza, Gutenberg, mentre metteva a punto il suo modello commerciale di torchio, tra il 1450 e il 1452, prese a prestito una somma di denaro dal banchiere Johann Fust, finanziatore e avvocato di Magonza,per poter iniziare la produzione dei caratteri e delle presse, ma non fu in grado di ripagare il debito al tempo dovuto.
Gutemberg con l'aiuto di suo genero e apprendista Peter Schöffer, stampa tra il 1448 e il 1454 a Magonza il primo libro con questa tecnica.
PAPALEO SALVATORE MCE/1
FONTE: http://digilander.libero.it/sitographics/stampa_tipografia.htm
La Bibbia a 42 linee
RispondiEliminaFu il primo volume a essere stampato con l’impiego di caratteri mobili
Si tratta della celebre Bibbia a 42 linee detta "Mazzarina"perché la prima copia fu scoperta nella biblioteca del cardinale e statista francese Giulio Mazzarino (Pescina, L’Aquila 1602 - Vincennes, Parigi 1661).
Questa Bibbia è detta a 42 linee per il numero delle linee di testo che compongono ogni pagina, la Bibbia a 42 linnee, viene messa in vendita a Francoforte sul Meno nel 1455.
In realtà questo che è considerato il primo libro stampato e nei pochi esemplari superstiti è la il più prezioso del mondo, la Bibbia di Gutemberg, in realtà conteneva 40 righe nelle prime 9 pagine, 41 nella decima e 42 in tutte le altre.
La scelta di utilizare caratteri più piccoli dei precedenti (42 righe al posto dele 40 delle pagine iniziali) fu presa per risparmiare sul numero totale di pagine, aumentando le righe e rispettando lo schema di impaginato già realizzato, il totale delle pagine della Bibbia aveva un totale di 1465 pagine.
Delle quarantotto copie tuttora esistenti, quella di migliore fattura fu acquistata dalla Library of Congress di Washington nel 1930.
Esistono solo altre due copie di qualità equivalente, una conservata alla Bibliothèque Nationale di Parigi e l’altra alla British Library di Londra.
Furst e Shoffer
Ma proprio in quell'anno 1445, come risulta da un protocollo notarile del 6 novembre 1455, il finanziatore Johann Fust fa valere su Gutemberg il proprio diritto di creditore, confiscandogli i torchi e quasi tutto il materiale tecnico, che cede poi ad un suo dipendente, Peter Shoffer.
Questi porta a termine la Bibbia di Gutenberg nel 1455. e nel 1457 pubblicò il Salterio di Magonza.
Shoffer, dopo la morte di Fust, proseguì nella attività di stampatore fino ai primi del 1500.
Shoffer nel 1457 stampò il "Psalterium Magontinum", primo libro nella storia della stampa che riporta l'indicazione della data.
PAPALEO SALVATORE MCE/1
FONTE: http://digilander.libero.it/sitographics/stampa_tipografia.htm
Dimostrazione riguardante il funzionamento del torchio tipografico a caratteri mobili.
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=7XLWleZgU3s&feature=fvst
Vs
La stampa a caratteri mobili nel 2010
http://www.youtube.com/watch?v=Sgr968pfrD8
Eugenio Francesco Rimo
La varietà di fonti già citate con merito dai miei colleghi non lasciano molto spazio ad altre ricerche in quanto sembra difficile trovare alternative a ciò che è già stato pubblicato.
RispondiEliminaQui ( http://www.parodos.it/storia/personaggi/gutenberg.htm) viene detto che nel 1438 insieme a Dritzehen,Heilmann e Riffe creò una società con l'intento di dedicarsi a procedimenti curiosi. Il laboratorio fu aperto a Strasburgo ma in seguito trasferito nella casa di Dritzehen che però morì lo stesso 1438. Nacque quindi una lite e la società si sciolse ma sembra che a casa Dritzehen esistessero già un torchio, alcune forme e anche pagine stampate, che non vennero diffuse poiché l'intero procedimento rimase segreto.
Il laboratorio non chiuse e alcuni operai continuarono a lavorarci come Mentel a cui alcuni hanno attribuito l'invenzione dei caratteri mobili.
Gutenberg invece tornò a Magonza nel 1444 dopo aver costruito un torchio tipografico con la collaborazione del falegname C. Sahspach.
A quanto pare,facendo una summa delle notizie raccolte delle varie fonti,l'invenzione risale attorno alla metà del 1400 ma ogni "data precisa" risulta essere diversa dalle altre.
LP/1472
Secondo questa fonte:
RispondiEliminahttp://www.clubantiquari.org/carta/stampa.htm
Nel 1041 si sperimenta in Cina un sistema tipografico con blocchetti di creta mobili (uno per ogni ideogramma).
Nel 1400 in Corea erano apparsi caratteri mobili in metallo.
In Europa, invece, ad opera di Gutenberg, si hanno i primi saggi di questa tecnica anche se si datano tentativi già dieci anni prima.
Pare però che la in Italia la stampa si sviluppò in qualità e quantità e che qui sia stato inventato il carattere romano, imitazione della scrittura degli amanuensi (quello che oggi chiamiamo Times New Roman).
I primi libri stampati vedono la luce a Subiaco nel 1464.
Elettra Boccia
"Storia del giornalismo" di Giovanni Gozzini a pg.1 ricostruisce la nascita dello "scritto artificiale" partendo dal 1452. In quest'anno Gutenberg ottiene un prestito per aprire una bottega e in poco più di tre anni vede la luce un'edizione in due volumi della Bibbia in latino detta delle 42 linee. Poco più di tre anni può essere 1455 o 1456. Poi a pg.2 aggiunge che a scadenza del prestito non rimborsato Gutenberg deve vendere la stamperia. L'acquista un dipendente Peter Schoffer che ultima la Bibbia delle 42 linee. Ma Gutenberg non si arrende apre una seconda stamperia e stampa una Bibbia a 36 linee. Nel 1462 Magonza viene saccheggiata dalle truppe di Adolfo II di Nassau e la stamperia chiude mentre gli artigiani si disperdono in tutta Europa diffondendo i segreti della nuova teecnica di stampa. Gutenberg muore nel 1468 con tutti gli onori ma non si può dire che la sua innovazione gli abbia portato fortuna!
RispondiEliminaGiada Oricchio
Incollo di seguito una parte di testo che è possibile leggere integralmente a questo link: http://www.sapere.it/enciclopedia/stampa.html, il paragrafo da cui è tratto è: “Industria grafica: dalle origini all'avvento della litografia”.
RispondiElimina«Il problema di riprodurre in più esemplari scritti e immagini interessò fin da tempi remoti tutti i popoli, ma una soluzione diversa dalla copiatura a mano si ebbe solo in tempi relativamente recenti: in Cina, nel sec. IV, si diffuse la cosiddetta “stampa tabellare”: una lastra, prima di legno poi di rame o bronzo, veniva incisa con il testo (scritti e illustrazioni) da riprodurre impresso al rovescio; i fogli venivano poi stesi uno alla volta sulla lastra inchiostrata e leggermente compressi in modo che su di essi rimanesse l'impronta dei grafismi. Questo metodo (xilotipia), adottato più tardi anche in India e nei Paesi islamici, si diffuse durante il Medioevo in Europa, ma essenzialmente per la produzione di carte da gioco, immagini sacre e, talvolta, orazioni e bandi. Nel sec. X, sempre in Cina, ebbe inizio la stampa con caratteri mobili, prima in legno poi in terracotta; il primo “libro” stampato con caratteri mobili di piombo, mediante un torchio tipografico, venne realizzato in Corea nel 1409. Contemporaneamente, in Europa, si era perfezionata la stampa tabellare su lastre metalliche (metallotipia) soprattutto a opera di stampatori olandesi e tedeschi, ai quali si devono anche i primi tentativi per realizzare caratteri tipografici mobili in metallo e l'uso di nuovi inchiostri a rapida essiccazione. Chi risolse i problemi della produzione di un elevato numero di caratteri tutti uguali, del perfetto allineamento delle righe di stampa composte e di un metodo rapido d'impressione su fogli di carta fu J. Gutenberg, di Magonza, che, in collaborazione con J. Fust e P. Schoeffer, inventò il compositoio e la forma di stampa per caratteri mobili in piombo (tipi) e introdusse il torchio da stampa, derivandolo da quello per vino allora in uso. Gutenberg e soci stamparono, fra 1445 e 1460, in più copie assai nitide, una grammatica, un calendario, alcune “lettere d'indulgenza”, un “salterio” e le famose Bibbie, quella delle “42 linee” (1456) e delle “36 linee” (ca. 1459). Con Gutenberg, il nuovo metodo di stampa, noto in seguito come tipografia, si affermò rapidamente: da Magonza passò via via in tutta l'Europa e alla fine del Quattrocento non esisteva città importante che non avesse una sua tipografia».
L’invenzione del torchio da stampa, derivato appunto da quello per le torchiature delle vinacce, è un esempio lampante di come un nuovo medium non cancelli il medium precedente e, proprio come sosteneva McLuhan:”nessun medium esiste o ha significanza da solo, ma soltanto in continuo rapporto con altri media”. Inoltre, ho trovato una puntata del programma “Lampi di genio” di divulgazione scientifica di Rai Educational pensato per i bambini incentrata proprio su Gutenberg e la stampa, magari può attirare l’attenzione anche dei più “grandi”. E’ possibile vederla collegandosi al seguente link: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-e07d7730-1299-4e91-a41b-d3cb9576444c.html?refresh_ce
Giulia Eleonora Zeno
Posto un link sul convegno "L’ars componendi", datato Gennaio 2007, per le celebrazioni del 540° anniversario (oggi 544°) di quello ch'è ritenuto il primo libro stampato in Italia con tecniche tipografiche: il già citato nei precedenti interventi “Lattanzio”, pubblicato a Subiaco nel 1465 dai prototipografi tedeschi Sweynheym e Pannartz.
RispondiEliminaEcco il link:
http://www.gutenberg-secrets.com/0701-0.htm
..."tra le prime autorevoli pubblicazioni in cui viene messa in dubbio la paternità di Gutenberg per l’invenzione della stampa a caratteri mobili si deve menzionare il “De l’origine et des productions de l’imprimerie primitive en taille de bois” stampata a Parigi nel 1759 da Pierre-Simon Fournier.."
..." sulla base delle attuali analisi il primo libro composto con caratteri mobili sarebbe la Bibbia latina delle 49 linee stampata nel 1460 da Giovanni Mentelin a Strasburgo..."
abbiamo trovato la seguente intervista che ci è sembrata interessante..
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=wQkfz1PSrKY
Ida Di Talia, Francesca Genua.
“Alle altre felicità del suo principato s’aggiunse che allora per la prima volta la maniera di stampare i libri fu trovata in Italia: quell’invenzione stessa che si crede essere di un Germano (Gutenberg)”
RispondiEliminaEcco dove: http://blog.giofugatype.com/?p=84
Ho trovato anche un testo, parecchio datato a quanto sembra, nel quale si forniscono spiegazioni utili a rivendicare l'invenzione del torchio a caratteri mobili, dai più considerata opera di Gutenberg. Il titolo del testo è " Intorno a Panfilo Castaldi da Feltre e alla invenzione dei caratteri mobili per la stampa", di Jacopo Bernardi, Antonio Zanghellini e Antonio Valsecchi. Vi invito a leggere pp. 14 e 15( è possibile consultare il testo online), prestando attenzione ai punti in cui gli autori fissano al 1450 l'inizio dei primi esperimenti in Italia e al 1462 l'anno in cui l'invenzione in Italia potè dirsi compiuta.
Stefania Villanacci
Ho trovato questo sito in cui è anche descritto dettagliatamente
RispondiEliminahttp://www.consiglioregionale.piemonte.it/attivita/comunicati/2006/05_maggio_2006/mostra_stampa/07_torchio_tipografico.pdf
PARIBUONO IRENE MCE/41