Blog dedicato al corso di "Teoria e metodo dei mass media" (ABPC 65) prof. Vito Campanelli
lunedì 9 novembre 2009
Espresso.it: Schiavi di una opinione
"Schiavi di una opinione" di Andrzej Stasiuk. 'Scrivi un commento': è una sorta di Padre nostro contemporaneo. Ma non ha nulla a che vedere con la vita ...
HO LETTO L'ARTICOLO DI BEPPE SEVERGNINI, E' DELIZIOSO NELLO STILE, GIUSTO NEL CONTENUTO. 24 ORE SENZA MAI COLLEGARSI E' IMPOSSIBILE, SI PUO' STARE SENZA TV (E CHI LO AVREBBE DETTO...) MA SENZA RETE NO. IL CHE MI FA PENSARE CHE SIAMO IMMERSI IN UN FUTURO PRESENTE E NON VEDO L'ORA DI SCOPRIRE COME VA A FINIRE!
La rete è una grande comodità per tutti! Permette infatti di fare molte cose in pochi minuti, atto impensabile fino a qualche tempo fa. Il problema di fondo è che si è diventati schiavi di un'abitudine, ed il solo pensiero di restare un giorno senza navigare sul web quasi paralizza e, scombina la nostra giornata. Tuttavia, come ha ben sottolineato Giada, il mestiere di giornalista trova la sua ragion d'essere quando egli tocca con mano e guarda con i propri occhi, insomma quando prova con le viscere ciò che poi scrive.
HO LETTO L'ARTICOLO DI BEPPE SEVERGNINI, E' DELIZIOSO NELLO STILE, GIUSTO NEL CONTENUTO.
RispondiElimina24 ORE SENZA MAI COLLEGARSI E' IMPOSSIBILE, SI PUO' STARE SENZA TV (E CHI LO AVREBBE DETTO...) MA SENZA RETE NO. IL CHE MI FA PENSARE CHE SIAMO IMMERSI IN UN FUTURO PRESENTE E NON VEDO L'ORA DI SCOPRIRE COME VA A FINIRE!
comunque il giornalista non è lavoro da farsi davanti a sky tg24 o al desktop aspetando le agenzie. Il vero lavoro è sempre in mezzo alla gente.
RispondiEliminaLa rete è una grande comodità per tutti! Permette infatti di fare molte cose in pochi minuti, atto impensabile fino a qualche tempo fa.
RispondiEliminaIl problema di fondo è che si è diventati schiavi di un'abitudine, ed il solo pensiero di restare un giorno senza navigare sul web quasi paralizza e, scombina la nostra giornata.
Tuttavia, come ha ben sottolineato Giada, il mestiere di giornalista trova la sua ragion d'essere quando egli tocca con mano e guarda con i propri occhi, insomma quando prova con le viscere ciò che poi scrive.