L'articolo è stato scritto sicuramente da una persona intelligente e dotata di buon senso critico, che ha utilizzato un titolo provocatorio per compiere un'invettiva nei confronti di coloro che sempre più spesso scambiano la democrazia del web con la demagogia politica, assumendosi solo in minima parte il peso e la responsabilità delle proprie iniziative ("Tutti sanno tirare un sassolino nello stagno, in pochi riescono a tenere duro spingendo una roccia pesante"). Tuttavia, secondo il mio parere, l'autore non rintraccia una soluzione concreta a questo problema, ma si limita ad augurarsi l'apertura di "strade inesplorate ed utili alla sopravvivenza della democrazia", senza indicare quali possano essere queste strade.
E'condivisibile quello che questa persona ha scritto in questo articolo, ma in sostanza di proposte non ne vedo.E'di sicuro però una buona osservazione su come ci si cerchi attraverso la rete, di partecipare e di poter commentare liberamente ciò che ci succede intorno, e gli effetti molto spesso sono proprio quelli di un appagamento verso le più svariate questioni che petizioni, gruppi,forum e quant'altro mettono alla luce.Ma almeno se ne parla, almeno abbiamo la possibilità di avere una conoscenza più ampia e più immediata. Quindi per me internet non uccide la democrazia,semmài la rafforza.
Sì, credo che l'enorme pecca di questo articolo, come di molte persone che si avvalgono del ruolo di "commentatori della realtà" sia appunto quello di limitarsi solo a commentare, e non di proporre. Anche secondo me internet rafforza la democrazia, sia attraverso la possibilità che ci viene data di poterci liberamente (e personalmente) informare su ciò che accade, sia aumentando le possibilità di partecipazione attiva nella vita politica (basti pensare, ad esempio, al popolo viola). Però condivido a pieno l'inutilità, molto spesso, di quello che viene definito dall'autore "attivismo sul web", quando poi non trova alcun riscontro nella realtà pratica. Allo stesso tempo mi rendo conto di quanto sia difficile, in alcuni casi e per alcuni temi, (tipo la politica)attivarsi "realmente" in una società che non dà più spazio al dissenso.
Non credo che si possa dire che Internet uccide la democrazia ma, come Silvio, penso che la rafforzi. Attraverso il web, abbiamo accesso in tempo reale alle più importanti informazioni e sono aumentate le possibilità di esprimersi pubblicamente e di partecipare attivamente ai principali dibattiti culturali, politici, sociali. Credo che sia importante presentare sul web le diverse questioni attraverso petizioni, forum e quant'altro perchè questo ci rende maggiormente coscienti di ciò che sta accadendo nel mondo circostante però, allo stesso tempo, credo che questo parlare dei differenti problemi debba essere solo il punto di partenza per un attivismo reale in campo pratico.
L'articolo è stato scritto sicuramente da una persona intelligente e dotata di buon senso critico, che ha utilizzato un titolo provocatorio per compiere un'invettiva nei confronti di coloro che sempre più spesso scambiano la democrazia del web con la demagogia politica, assumendosi solo in minima parte il peso e la responsabilità delle proprie iniziative ("Tutti sanno tirare un sassolino nello stagno, in pochi riescono a tenere duro spingendo una roccia pesante").
RispondiEliminaTuttavia, secondo il mio parere, l'autore non rintraccia una soluzione concreta a questo problema, ma si limita ad augurarsi l'apertura di "strade inesplorate ed utili alla sopravvivenza della democrazia", senza indicare quali possano essere queste strade.
E'condivisibile quello che questa persona ha scritto in questo articolo, ma in sostanza di proposte non ne vedo.E'di sicuro però una buona osservazione su come ci si cerchi attraverso la rete, di partecipare e di poter commentare liberamente ciò che ci succede intorno, e gli effetti molto spesso sono proprio quelli di un appagamento verso le più svariate questioni che petizioni, gruppi,forum e quant'altro mettono alla luce.Ma almeno se ne parla, almeno abbiamo la possibilità di avere una conoscenza più ampia e più immediata.
RispondiEliminaQuindi per me internet non uccide la democrazia,semmài la rafforza.
Silvio Iaccarino
Sì, credo che l'enorme pecca di questo articolo, come di molte persone che si avvalgono del ruolo di "commentatori della realtà" sia appunto quello di limitarsi solo a commentare, e non di proporre. Anche secondo me internet rafforza la democrazia, sia attraverso la possibilità che ci viene data di poterci liberamente (e personalmente) informare su ciò che accade, sia aumentando le possibilità di partecipazione attiva nella vita politica (basti pensare, ad esempio, al popolo viola). Però condivido a pieno l'inutilità, molto spesso, di quello che viene definito dall'autore "attivismo sul web", quando poi non trova alcun riscontro nella realtà pratica. Allo stesso tempo mi rendo conto di quanto sia difficile, in alcuni casi e per alcuni temi, (tipo la politica)attivarsi "realmente" in una società che non dà più spazio al dissenso.
RispondiEliminaNon credo che si possa dire che Internet uccide la democrazia ma, come Silvio, penso che la rafforzi. Attraverso il web, abbiamo accesso in tempo reale alle più importanti informazioni e sono aumentate le possibilità di esprimersi pubblicamente e di partecipare attivamente ai principali dibattiti culturali, politici, sociali. Credo che sia importante presentare sul web le diverse questioni attraverso petizioni, forum e quant'altro perchè questo ci rende maggiormente coscienti di ciò che sta accadendo nel mondo circostante però, allo stesso tempo, credo che questo parlare dei differenti problemi debba essere solo il punto di partenza per un attivismo reale in campo pratico.
RispondiEliminaClaudia Agostino