giovedì 18 giugno 2009

Bansky

Adolfo Vico segnala l'opera asrtistica di Bansky: http://www.banksy.co.uk/outdoors/horizontal_1.htm

8 commenti:

  1. Banksy è lo pseudonimo di un autore di graffiti inglese, molto probabilmente di Robert Banks, nato nel 1974.[1] Si crede sia di Yate, vicino Bristol.

    É uno dei maggiori esponenti di graffiti writing. Le sue opere sono spesso a sfondo satirico e riguardano argomenti come la politica, la cultura e l'etica. I suoi graffiti, fatti con una tecnica di disegno distintiva e particolare, sono apparsi a Londra e in molte città del mondo.



    Carriera

    Banksy iniziò la sua carriera di artista alla fine degli anni ottanta nella crew "Bristol's DryBreadZ" (DBZ), spesso con l'assistenza dei writer Kato e Tes. Nel 1998 organizzò l'enorme raduno di graffitari Walls On Fire, insieme all'amico di Bristol e leggenda dei graffiti Inkie. Il lungo weekend di eventi, richiamò artisti da tutto il Regno Unito e da tutt'Europa, e quest'organizzazione dell'evento pose il suo nome nello starsystem dei graffiti europeo. Dal 2000 passò all'arte dello stencil dopo aver capito quanto poco tempo è necessario a completare un disegno intero con questa tecnica.

    Gli stencil di Banksy sono caratterizzati da immagini singolari ed umoristiche, a volte accompagnate da slogan. Il messaggio di solito e contro la guerra, anti-capitalistico, anti-istituzionale e a favore della pace. I soggetti sono animali come scimmie e ratti, poliziotti, soldati, bambini e anziani. Fa anche adesivi e sculture, come la famosa "cabina telefonica assassinata".



    Opere celebri

    Una delle caratteristiche che ha reso famoso Banksy è la sua abilità di entrare nei musei più importanti del mondo e appendere delle sue opere tra le altre già presenti. Spesso passano giorni prima che qualcuno si accorga dell'intrusione. I suoi temi preferiti in questi casi, sono quadri dipinti in perfetto stile settecentesco, con l'aggiunta di alcuni particolari completamente anacronistici (nobili del Settecento con bombolette spray, dame di corte con maschere antigas, ecc.).

    Banksy è l'autore della copertina dell'album dei Blur Think Tank, del 2003.

    Nell'agosto del 2005 Banksy ha realizzato dei murales sulla barriera di separazione israeliana, costruito dal governo israeliano nei territori occupati della Cisgiordania (soprattutto a Belén, Ramala e Abu Dis), combinando varie tecniche. Le caratteristiche di questi murales sono veri e propri squarci nel muro (realizzati con la tecnica del trompe d'oeil) che permettono di "vedere" cosa c'è dall'altra parte, di solito paesaggi tropicali, bambini che giocano, spiagge.

    Nel settembre 2006 Banksy fa circolare in 48 negozi sparsi in tutto il Regno Unito, delle copie parodia dell'album Paris di Paris Hilton. Oltre a presentare delle versioni modificate sia nel titolo che nella musica delle canzoni della starlet, nell'album si possono vedere delle immagini che ridicolizzano la Hilton (in una il suo volto è sostituito da quello di un cane).

    Brad Pitt ha detto di Banksy: "Fa tutto questo e resta anonimo. Penso che questo sia fantastico. Nei nostri giorni tutti tentano di essere famosi. Ma lui ha l'anonimità
    fonte:wikpedia

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  2. Ho dato uno sguardo alle opere e devo dire che questo artista è un genio: opere strepitose, oltre che belle da guardare sono anche molto attuali. E' incredibile come questo personaggio riesca ad utilizzare la sua vena artistica per COMUNICARE qualcosa di davvero importante al mondo. Dietro ogni opera si celano profondi significati: ad esempio l'immagine degli indigeni che vogliono attaccare i carrelli della spesa, è chiaro che l'autore vuole far capire come per una piccola parte del mondo un carrello della spesa è un qualcosa a cui non si presta neanche attenzione, è la normalità, mentre per un'altra grande parte del mondo non evoluta, dove non vi è neppure il necessario per vivere, un oggetto così insignificante è una novità spaventosa! Mi ha colpito anche il video in cui si crede di osservare un ghepardo(credo) invece non è altro che una pelliccia: questo fa capire come la bellezza e la meraviglia della natura ormai non esistono più, perchè gli esseri umani la stanno, a poco a poco, distruggendo. E questo si evince anche da altre opere, sempre dello stesso autore, in cui vediamo splendidi paesaggi contaminati però dal "progresso", mentre credo che le due cose debbano essere unite e vivere in sintonia. A parte la grande presenza di ratti che vediamo nelle opere di Bansky, che rappresentano in modo esemplificativo l'odierna società, è da notare anche l'opera in cui vi è il ragazzino, che dovrebbe essere Bart, che scrive sulla lavagna e il ragazzo che sta passando al suo fianco: qui l'artista oltre a voler far notare come soprattutto i ragazzi tendono a riportare il mondo televisivo nella realtà, perchè per loro è quella la verità, quella la filosofia di vita, fa anche notare come le sue opere riescono a "vivere" nei contesti in cui sono inserite. E' come se le stesse opere volessero richiamare la nostra attenzione, ma silenziosamente, per dirci che anche loro ci sono, sono vive proprio come noi: e nell'opera il ragazzo che passa a fianco è indifferente all'opera, non si stupisce perchè quella è la normalità, una quotidiana routine. Per non parlare dell'opera in cui vi è rappresentata una macchina con sopra della gente e la bandiera americana: un'attualizzazione,secondo me, sia de "La libertà che guida il Popolo" di Delacroix che de "La zattera della Medusa" di Gericault. Emergono allora dal graffito disperazione, speranza di salvezza e un senso di patriottismo che ormai svanisce ogni giorno che passa, perchè non vale più oggi "uno per tutti e tutti per uno", ma vala solo "io per me stesso". A conferma del divario che esiste nel mondo tra la gente, simbolica è l'immagine della famiglia che sta per mangiare, e intanto prega, e il bambino-tv con le mosche che gli ronzano intorno: del resto questo è il quadro di tutti i giorni, di continuo vediamo questi bambini che non hanno niente eppure ancora troppo grande è l'indifferenza dinanzi a queste immagini, purtroppo.

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  3. Giulia Eleonora Zeno19 giugno 2009 alle ore 17:23

    Banksy Vs Bristol Museum

    In gran segreto, con la collaborazione della direttrice del museo di Bristol Kate Brindley, il famoso street-artist Banksy ha installato un centinaio di sue opere all’interno della galleria inglese,quadri e graffiti realizzati dall’artista per questa esclusiva e particolare mostra che si chiama “Banksy Vs. Bristol Museum” e sarà visibile fino al 31 agosto.
    “Sono contento” ha dichiarato l’autore,”per una volta i soldi dei contribuenti non sono stati spesi per cancellare un opera d’arte da un muro di una città”.
    Banksy ha anche realizzato una campagna di promozione decisamente fuori dalla norma, con poster virali, finti scandali e trailer cinematografici! E’ un genio!
    fonte:www.artsblog.it

    Link al video: http://www.youtube.com/watch?v=lRai9x8aD3A

    Credo che questa svolta possa far avvicinare maggiormente la "massa" a questo e ad altri tipi di arte emergenti. Anche a Milano l'arte di strada ha avuto un po' di spazio. E' stato infatti permesso ad alcuni writer-artist (anche se selezionati) di realizzare 30 tombini in ghisa. Girovagando per la rete è possibile vedere sia i video della conferenza stampa della mostra sia le foto dei suddetti tombini e varie interviste...

    Giulia Eleonora Zeno.

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  4. Bellissimo!!!Ho guardato altre opere su google...sono veramente particolari!Mi fanno sorridere ma in senso positivo perchè sono molto creative. C'è una contadina ritagliata fuori dal quadro, appoggiata sulla cornice mentre fuma una sigaretta o un poliziotto che cavalca un cavalluccio a dondolo. E Bansky in occasione della mostra al Bristol Museum dice con molto sarcasmo:"Questa è la prima volta che i soldi dei contribuenti sono utilizzati non per togliere le mie opere dai muri, ma per appendercele”.
    I suoi graffiti hanno ovviamente sfondo ironico e trattano temi politici, sociali ed etici. Io credo che questa che nasce come street art sia davvero interressante, non solo per la qualità del disegno ma soprattutto per i messaggi che intendono comunicare. Credo che oggi l'arte in generale debba avere non solo una funzione puramente estetica , ma anche sociale. Esprimere delle posizioni, delle idee!Qui mi sembra che ci siano.

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  5. Ringrazio il professore per avermi dato la possibilità di proporre quest'artista che, inutile dirlo, considero anch'io più che geniale e m'ha fatto piacere che abbia già attirato l'attenzione di qualcuno.
    la cosa che mi ha colpito di Bansky, ancor prima del significato delle sue opere, è la presa diretta che un suo graffito può avere sulla gente. un passante preso dai suoi pensieri, ipnotizzato dalla monotonia del
    quotidiano, si trova a passare per una strada qualunque, magari il tragitto
    casa-ufficio, si ritrova delle immagini sul muro di fianco e... se si tratta ancora di un essere umano, a mio avviso, non può non esserne almeno minimamente colpito!
    è simpatico anche il modo con cui interagisce che so, con una crepa di un muro o con altre cose. tutto quando meno te l'aspetti! questa "forza mediatica" mi ricorda un po' l'effetto degli shockblog,
    immagini, storie, che nel bene o nel male, non possono lasciarti indifferente. e credo che su questa indifferenza giri l'opera di bansky, la voglia di provocazione, di smuovere, sono un grido verso le masse assonnate che suona tipo:" hey, si dico a voi
    ma come cazzo è possibile che ci sia tutta questa indifferenza, sveglia gente, aprite gli occhi, ci stanno rincoglionendo e non alziamo un dito per evitarlo" oppure,
    mi viene in mente, leggendo su di brad pitt, un qualche discorso alla fight club o simili.
    Ad ogni modo anch'io ho conosciuto le opere di bansky solo da qualche giorno e quindi di sicuro non avrò un idea ben chiara riguardo i suoi lavori, mi è piaciuto interpretare
    ciò che ho visto in questo modo, magari ci saranno significati più profondi, magari è sopravalutato ma sta di fatto secondo me, che capisco ancora ben poco della vita, che è qualcosa del genere la cosa di cui abbiamo bisogno, una forte scossa, reagire per sapere d'essere ancora vivi!
    Adolfo Vico

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  6. Robin Gunningham, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Banksy (Yate, 1974), è un writer inglese, che per lungo tempo è riuscito a mantenere l'anonimato, fino a quando il magazine britannico Mail on Sunday, lo ha identificato. Lo scoop è avvenuto il 13 luglio 2008.È uno dei maggiori esponenti della street art. Le sue opere sono spesso a sfondo satirico e riguardano argomenti come la politica, la cultura e l'etica. I suoi graffiti, fatti con una tecnica di disegno distintiva e particolare, sono apparsi a Londra e in molte città del mondo.

    La Street Art è il nome dato dai media di diffusione di massa atto a comprendere quelle forme di arti che si manifestino in luoghi pubblici (dall'inglese 'Arte di strada'), spesso illegalmente, nelle tecniche più disparate: spray, sticker art, stencil, proiezioni video, sculture ecc. La sostanziale differenza tra la Street Art e i Graffiti si riscontra nella tecnica non per forza vincolati all'uso di vernice spray e al soggetto non obbligatoriamente legato allo studio della lettera, mentre il punto di incontro che spesso fa omologare le due discipline rimane il luogo e alle volte alcune modalità di esecuzione, oltre all'origine mass-mediatica della terminologia (originariamente semplicemente Writing).
    Ogni artista che pratica Street Art ha le proprie motivazioni personali, che possono essere molto varie. Alcuni la praticano come forma di sovversione, di critica o come tentativo di abolire la proprietà privata, rivendicando le strade e le piazze; altri più semplicemente vedono le città come un posto in cui poter esporre le proprie creazioni e in cui esprimere la propria arte. La Street Art offre infatti la possibilità di avere un pubblico vastissimo, spesso molto maggiore di quello di una tradizionale galleria d'arte.

    In Italia.
    A tre decenni dalla sua comparsa il fenomeno socio-culturale del graffitismo urbano ha ormai guadagnato, tramite le sue influenze sulle arti visive, una rilevanza unica sul panorama della creatività contemporanea. I Graffiti influenzano la grafica pubblicitaria, le campagne di marketing, il gusto di migliaia di persone.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Street_art

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  7. http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/esteri/asta-muro-banksy/asta-muro-banksy/asta-muro-banksy.html

    Londra, Banksy colpisce ancora va all'asta un pezzo di muro
    L'hanno chiamato l'uomo invisibile dell'arte moderna, il rivoluzionario dei graffiti e l'artista senza nome. Ma un nome ce l'ha, o meglio uno pseudonimo, Banksy, e una reputazione pure: le sue opere provocano sempre polemiche e generano ormai una montagna di soldi, sebbene lui rifiuti di farle riprodurre come poster o di venderle attraverso gallerie d'arte "commerciali". Adesso due dipinti di Banksy vanno all'asta da Bloomsbury, a Londra, con un prezzo globale di partenza intorno alle 100 mila sterline, circa 130 mila euro, e sono entrambi pezzi decisamente originali: uno è un "muro d'autore", l'altro uno skate-board.
    Dietro ciascuno, come sempre nel caso di questo particolarissimo "graffitaro", c'è una storia originale. Il primo raffigura un televisore gettato da una finestra. Gli è stato commissionato dall'Observer, l'edizione domenicale del quotidiano Guardian di Londra, per illustrare una copertina dedicata alla rock band Blur. L'accordo era che i rockettari si mettessero in posa davanti al graffito, in aperta campagna. Siccome non si trovava il background adatto, Banksy ha dipinto il suo graffito sul muro di una fattoria di maiali. Quando tutti se ne sono andati, naturalmente, il muro è rimasto al suo posto. L'allevatore di maiali s'è informato di chi era quel tipo che gli ha sporcato il muro della fattoria senza neanche chiedere il permesso, ha scoperto che poteva valere più di quanto si sarebbe fatto pagare per il disturbo, lo ha fatto valutare dagli esperti della casa d'aste Bloomsbury e il 26 giugno, smontato mattone su mattone e pronto a essere rimontato in casa dell'acquirente, sarà messo all'asta a un prezzo di partenza stimato tra le 30 mila e le 50 mila sterline.
    Storia simile per la seconda opera. Banksy aveva fatto un disegno con lo spray su un asse di legno di una casa occupata abusivamente a Liverpool. Quando tempo dopo la casa è stata sgomberata, un ragazzo ha visto l'asse con il graffito, gli è piaciuto, se l'è portato via e l'ha usato per costruirsi uno skate-board. Scoperto di chi era il graffito, anche lui ha deciso di venderlo: sarà messo all'asta lo stesso giorno da Bloomsbury, prezzo di base tra le 40 mila e le 60 mila sterline.
    Ma chi è davvero il misterioso Banksy? Nessuno lo ha mai fotografato, o meglio, non si sa se le poche immagini di lui che sono state fatte circolare corrispondano alla sua vera identità. Il prestigioso settimanale americano New Yorker gli ha dedicato un lungo profilo, ma neanche questo ha stabilito con certezza chi sia. Secondo un'ipotesi accreditata da Wikipedia, l'enciclopedia on line, si chiamerebbe Robert Banks, avrebbe 24 anni, sarebbe originario di Bristol, in Inghilterra. Di certo c'è che le sue imprese fanno quasi sempre scandalo. Una volta entrò al Louvre con un ritratto della Gioconda, dal volto giallo limone, e lo appese a un muro. Un'altra è entrato nel recinto dei pinguini, vestito da pinguino, allo zoo di Londra, e ha issato un cartello con su scritto: "Il pesce ci fa schifo, il posto non ci piace, ci annoiamo a morte". Ha dipinto un uomo nudo che si calava da una finestra su un muro di Manchester, e una scala sul muro che separa Israele dai Territori Occupati della Cisgiordania. All'asta di Bloomsbury Auctions del 26 giugno saranno messe in vendita anche importanti opere di De Chirico e Lucio Fontana, di Picasso e Andy Warhol. Ma sono il muro e lo skateboard d'autore firmati dal graffitaro senza volto a fare notizia e a finire sui giornali.

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  8. Credo che questo accada perchè Bansky realizza delle opere molto vicine alla nostra quotidianità, per cui attirano l'attenzione e il favore delle persone. Ma non solo: esteticamente sono originali e anche molto belle...sbalordiscono per la loro verosimiglianza al reale.
    Ringrazio Adolfo Vico per averci fatto conoscere questo grande artista.
    Credo che questo blog abbia realizzato in pieno il suo obiettivo: partecipando attivamente, ognuno di noi ha portato qualcosa di sè(esperienze personali, conoscenze e scoperte individuali)da condividere con gli altri e ha potuto imparare tante cose che non conosceva. Parlo almeno del mio caso.Spesso non ci si avvicina a certi mondi,a certi argomenti,perchè siamo presi da altro,o semplicemente pensiamo che non possano interessarci,anche se li conosciamo superficialmente e non potremmo giudicare. Attraverso questo blog,invece,ho conosciuto tante realtà a me sconosciute, come le foto scattate da Marco Cadioli, o la musica realizzata da Luigi Russolo. Non dobbiamo necessariamente condividere tutto ciò che questo blog ci ha proposto, come nella vita in generale. Ma conoscere e capire quello che la società ci sta offrendo,così da sviluppare una coscienza critica e da allargare il proprio bagaglio culturale.

    Ringrazio chi ci ha offerto un'occasione per fare tutto questo.

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