giovedì 8 novembre 2012

Today, the voice you speak with may not be your own

Un'interessante recensione di Remix It Yourself a cura di Leonardo Pisano: http://www.doppiozero.com/materiali/web-analysis/today-voice-you-speak-may-not-be-your-own

4 commenti:

  1. Secondo me l'originalità non è morta.Certo, "originale" indica qualcosa che non è stato modificato in seguito ad una prima realizzazione. Tuttavia, dal Remix di un lavoro potrebbero sorgere idee nuove, nate dalle critiche al precedente che quindi non corrispondono ad una vera e propria riproposizione del lavoro, ma potrebbero muoversi nella direzione opposta.
    Antonio Cioffo

    RispondiElimina
  2. Salve! anche io credo che il remix non sia la tomba dell'originalità, perchè in qualche modo ciò che viene interpretato, o reinterpretato, è sempre proiettato da un'altra persona, con idee, pensieri ed esperienze totalmente diverse dall'altra,viene ripresa e rielaborata attraverso occhi diversi, quindi la creazione non si ferma, si basa su un 'trampolino' di idee che è l'opera già vista, ma questa viene ridefinita in modo nuovo, quindi la creazione continua!

    Claudia Camillo

    RispondiElimina
  3. Secondo me invece il remix non permette di creare idee nuove ed originali perchè se cosi fosse non si reinterpreterebbero sempre cose già create da altri ma si partirebbe da un'idea del tutto nuova!se l'originalità non è morta perchè si cerca sempre di ricreare partendo da qualcosa che già esiste?!?!
    Sara Esposito

    RispondiElimina
  4. A mio avviso, remix e originalità riescono a convivere bene insieme: da un lato il remix, attraverso la tecnica della rielaborazione, consente di preservare elementi della tradizione culturale che altrimenti andrebbero perduti; dall'altro l'originalità, sebbene rara, non può comunque considerarsi morta, favorendo piuttosto un'innovazione costante e producendo essa stessa nuovi spunti di riflessione che a loro volta potranno essere oggetto di future rielaborazioni.
    Valeria Testa

    RispondiElimina