“[appropriation art is] re-vision, re-evaluation, variation, version, interpretation, imitation, proximation, supplement, increment, improvisation, prequel… pastiche, paraphrase, parody, forgery, homage, mimicry, travesty, shanzhai, echo, allusion, intertextuality and karaoke.”
L'arte dell'appropriazione (di solito) utilizza oggetti riconoscibili, come testi e immagini, e li ricontestualizza. Nel nuovo contesto, le associazioni che il lettore/spettatore ha con l'oggetto appropriato sono sovvertiti, è infatti costretto a riesaminare il rapporto con esso. Quindi l'arte dell'appropriazione è spesso politica, satirica e/o ironica
Molti considerano Marcel Duchamp il "padre concettuale" dell'arte d'appropriazione. Con i suoi readymade, ad esempio, egli ricontestaulizza oggetti di uso comune. Fountain ande Bicycle Wheel sono gli esempi più famosi del tentativo di portare l'ordinario nel dominio dell'arte.
Anche le lattine di Zuppa Campbell di Andy Warhol sono un perfetto esempio dell'appropriazione artistica di un'immagine culturalmente iconica.
Oggi, un certo numero di artisti fanno ricorso ad appropriazioni nel proprio lavoro, tra questi: Cindy Sherman, Damian Hirst e Jeff Koons. Recentemente, artisti digitali come Cory Arcangel hanno dato vita ad appropriazioni di immagini da videogame e Internet. D'altronde, come sappiamo, anche gli scrittori si appropriano di testi preesistenti e li ricontestualizzano nelle proprie opere letterarie.
Guy Debord
(fonte: filosofico.net)
Nasce a Parigi nel 1931. All’età di quattro anni rimane orfano di padre. Compie tutti i suoi studi a Cannes.
A diciotto anni ritorna a Parigi. Qui scopre il surrealismo e avviene l’incontro con esponenti del movimento lettrista. Dopo un’iniziale adesione, si allontana sia dal surrealismo, sia dal poeta Isou, e nel 1952 insieme all’ala radicale del lettrismo dà vita all’Internazionale Lettrista, in aperto contrasto con il fondatore del movimento.Nel luglio del 1957 a Cosio d’Arroscia, paesino ligure, fonda l’Internazionale Situazionista che si attesta su una critica totale dell’ordine esistente, sotto l’aspetto politico, economico (consumismo) e urbanistico.Nel 1967 scrive il suo capolavoro, La Società dello Spettacolo. Circa vent’anni dopo, nel 1988, pubblica i Commentari sulla Società dello Spettacolo, in cui afferma che il processo descritto nell’opera precedente aveva subito negli ultimi anni un’ulteriore accelerazione verso quello che definisce lo “spettacolarismo integrato”.
Tra il 1952 ed il 1978 dirige tre lungometraggi e tre cortometraggi. I film sono: Hurlements en Faveur de Sade (1952); La Société du Spectacle (1977); e In Girum Imus Nocte et Consumimur Igni (1978). I cortometraggi sono: Sur le Passage de Quelques Personnes à travers une Assez Courte Unité de Temps (1959); Critique de la Séparation (1961); e Réfutation de tous les jugements, tant élogieux qu’hostiles, qui ont été jusqu’ici portés sur le film «La Société du spectacle» (1975).
Il 30 Novembre del 1994 nella sua casa di Champot, paesino dell’Alta Loira, muore suicida con un colpo di pistola.
Debord è stato uno dei critici più importanti delle società occidentali avanzati. Tale critica è basata sui testi del giovane Hegel e di Marx, dei quali Debord opererà spesso un détournament, ossia una riscrittura creativa.
Esempio di tale processo è l’incipit della Società dello Spettacolo che riprende quello del Capitale di Marx: «tutta la vita delle società moderne in cui predominano le condizioni attuali di produzione si presenta come un’immensa accumulazione di merci».
Tra il 1952 ed il 1978 dirige tre lungometraggi e tre cortometraggi. I film sono: Hurlements en Faveur de Sade (1952); La Société du Spectacle (1977); e In Girum Imus Nocte et Consumimur Igni (1978). I cortometraggi sono: Sur le Passage de Quelques Personnes à travers une Assez Courte Unité de Temps (1959); Critique de la Séparation (1961); e Réfutation de tous les jugements, tant élogieux qu’hostiles, qui ont été jusqu’ici portés sur le film «La Société du spectacle» (1975).
Il 30 Novembre del 1994 nella sua casa di Champot, paesino dell’Alta Loira, muore suicida con un colpo di pistola.
Debord è stato uno dei critici più importanti delle società occidentali avanzati. Tale critica è basata sui testi del giovane Hegel e di Marx, dei quali Debord opererà spesso un détournament, ossia una riscrittura creativa.
Esempio di tale processo è l’incipit della Società dello Spettacolo che riprende quello del Capitale di Marx: «tutta la vita delle società moderne in cui predominano le condizioni attuali di produzione si presenta come un’immensa accumulazione di merci».
L’incipit dell’opus magnum di Debord è: «tutta la vita delle società nelle quali predominano le condizioni moderne di produzione si presenta come un’immensa accumulazione di spettacoli» (La Società dello Spettacolo).
Questo détournament esprime bene quella che, per Debord, è la caratteristica principale del capitalismo moderno. L’accumulazione del capitale e l’espansione delle tecnologie della comunicazione hanno permesso di spingere il “feticismo delle merci” ad un grado prima impensabile e la società dello spettacolo è il risultato di questa espansione.
Adbusters (http://www.adbusters.org/)
"a global network of artists, activists, writers, pranksters, students, educators and entrepreneurs who want to advance the new social activist movement of the information age".Adbusters (http://www.adbusters.org/)
Spoof Ads: http://349774-www1.www.adbusters.org/spoofads
Esercizio di appropriazione/détournment:
1) appropriarsi sul Web dell'immagine di un'opera d'arte o di un'immagine pubblicitaria;
2) decontestualizzare la provenienza e di inserirla in un nuovo insieme di significati che le attribuisca un nuovo valore;
3) inventare un titolo che sia evocativo dei nuovi valori attribuiti all'immagine;
4) stampare l'immagine.
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