mercoledì 21 luglio 2010

Repubblica.it: Il primo sorpasso degli e-book su Amazon la carta resta dietro

L'azienda ha annunciato che negli ultimi tre mesi ha venduti più libri digitali che cartacei "hardcover", in un rapporto di 143 a 100
di ALESSANDRO LONGO
http://www.repubblica.it/tecnologia/2010/07/20/news/amazon_libri_digitali-5711470/index.html?ref=search

2 commenti:

  1. L'articolo postato da Repubblica.it è stato ed è oggetto di molteplici discussioni non solo da parte di scrittori ed editori ma anche dai semplici lettori o da chi, pur non essendo amante della lettura, ha voluto esporre il proprio pensiero riguardo questo fenomeno. beh si quello degli e-book sta diventando un vero e proprio fenomeno commerciale. dopo aver letto quest'articolo in cui le cifre sono già abbastanza eloquenti, mi domando " ma siamo sicuri che questo non sia l'ennesimo caso in cui le grandi multinazionali impongono i propri prodotti sul mercato solo per commercializzarli?". il problema è che il mondo di oggi è "governato" dai grandi gruppi economici che invece di produrre in base alla qualità e alla funzionalità, si servono dello sviluppo tecnologico per fare leva sugli amanti della tecnologia, su chi segue solo ed esclusivamente la moda per non essere "tagliato fuori", per accrescere ancor di più il proprio potere e successo. Ma quanti di questi prodotti sono realmente utili? Ciò che non condivido è che la società attuale si sta dirigendo sempre di più verso una forma di asetticità e amorfismo in cui ogni cosa è priva di forma, di tatto e di contatto. Tutto è diventato uguale e standard per tutti, si è persa letteralmente quella voglia di lasciare la propria "orma", la propria personalità, ma si vive solo sull'onda della generalizzazione, appunto della massa. E ciò vale anche per i libri. L' e-book non potrà mai sostituire a mio parere, il piacere che suscita la lettura, il semplice gesto di regalare un libro ad un amico con una dedica o andare in libreria per sfogliare e acquistare il proprio libro preferito.In questo modo, invece, l'acquisto e la lettura di un e-book diverrebbero un puro gesto abitudinario e privo di piacere. Gli e-book potrebbero essere utilizzati come guide,manuali, libri scolastici ma non devono sostituire i libri. Un libro non è un semplice mezzo di trasmissione di cultura o di argomenti piacevoli e interessanti...un libro è molto di più, ti trasmette emozioni e ricordi (legati a posti, persone), puoi personalizzarlo come vuoi,puoi conservarlo anche a distanza di anni, è un prodotto che fa stare bene non solo chi lo ha scritto, ma anche chi lo legge, chi lo regala e chi lo sfoglia. Il libro è vita e non deve morire!

    paola fusco

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  2. Mi associo con il pensiero di Paola. Purtroppo, però, siamo letteralmente circondati da persone che credono nella tecnologia e nell'evoluzione delle cose (non dico progresso perchè, questo, dovrebbe esprimere qualcosa di positivo) come ad un "dogma" di fede. Solo perchè la tecnologia promette (ma non mantiene) grandi cambiamenti, miglioramenti e quanto di più positivo possa esserci, non è detto che sia realmente così od, ancor peggio, non è detto che questo eventuale miglioramento sia per tutti. Anche la tecnologia si è adeguata al nostro sistema di "caste sociali" e di conseguenza non tutti potremo godere degli stessi vantaggi.
    Non credo sia necessario avere una mentalità vecchia ed antiquaria per capire quanto sia bella, alle volte, la semplicità. La lettura in un prato, la bellezza di essere immersi nel mondo di un libro che abbiamo acquistato, imparare a sognare ad occhi ed a pagine aperte. Tutto questo, non può finire. E' la semplicità che arricchisce la vita.

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